Il Reddito di cittadinanza ha una durata di 18 mesi e moltissimo titolari allo scadere del primo anno e mezzo di fruizione hanno presentato domanda di rinnovo per poter avere diritto al sussidio per ulteriori 18 mesi. La domanda che molti si pongono è cosa succederà alla scadenza del secondo anno e mezzo.
Reddito di cittadinanza oltre i 36 mesi
Il reddito di cittadinanza non ha una scadenza, o meglio, ha una durata di 18 mesi dalla presentazione della domanda e alla scadenza può essere rinnovato per altri 18 mesi. Il decreto che ha introdotto la misura, il 4/2019, non ha posto limiti al numero di rinnovi possibile per un nucleo familiare ma ha solo previsto che tra un rinnovo e l’altro ci fosse un mese di pausa dal sussidio.
Di fatto, quindi, il reddito di cittadinanza può essere rinnovato alla scadenza dei 36 mesi a patto che il nucleo familiare conservi i requisiti per averne diritto. Questo in linea teorica e fino a quando il governo non deciderà di intervenire in tal senso.
Perché già alla fine dello scorso anno il mondo politico aveva sottolineato la parziale inefficacia del sussidio: ottimo per il contrasto alla povertà, il reddito di cittadinanza non era, però, riuscito a contrastare la disoccupazione e di fatto l’inclusione sociale e lavorativa dei nuclei familiari beneficiari c’è stata in pochi, pochissimi casi.
Proprio per questo motivo si è parlato di una revisione della misura, di un cambiamento di rotta che potesse portare a un radicale cambiamento del reddito di cittadinanza, che, però, a tutt’oggi non c’è stato.
Questo per dirle che, in base all’attuale normativa che regola il sussidio il rinnovo dopo 36 mesi è possibile ma non sapendo come si interverrà in futuro e se la misura sarà rifinanziata anche per il prossimo anno, non è facilissimo fare previsioni al riguardo.