La scheda telefonica (detta anche carta telefonica, telecarta o tessera telefonica) è una tessera a banda magnetica (o a chip) mediante la quale era possibile effettuare telefonate prepagate presso telefoni pubblici dotati di apposito lettore.
La prima scheda venne introdotta in Italia nel 1976 dalla SIP – Società Italiana per l’Esercizio Telefonico (l’attuale TIM). L’invenzione si era resa necessaria sia per far fronte ai furti di gettoni telefonici e monete dagli apparecchi telefonici pubblici sia per dare ai fruitori del servizio telefonico pubblico un’alternativa più comoda e pratica.
La prima scheda era completamente bianca con scritte blu e una banda magnetica che l’attraversava sul lato corto. Questa tipologia di schede è detta in ambito collezionistico. Fra le schede da collezione più rare, si ricorda quella raffigurante la Torre di Pisa, che veniva valutata attorno ai 2 milioni di lire e (nel 2015) intorno ai 3.000 euro.
Schede telefoniche da collezione
I collezionisti oggi sono molto attratti da alcune serie speciali che vanno da quella citata sino alle Trottole della Sip con una grafica molto accattivante.
È bene evidenziare che la tiratura fosse di tantissimi milioni di esemplari ma possederla è un grande sogno per i collezionisti. Le varianti erano tantissime e le persone si divertivano a scambiarsele come figurine.
Ci sono anche le schede illustrate della Technicard System con le bellezze dell’architettura italiana suddivise per regione con immagini scelte direttamente dall’Assessorato al Turismo. Se sono da collezione devono avere le seguenti caratteristiche essenziali:
-Ordinarie della Sip/Telecom con ampia tiratura e con la pubblicità di tutti i servizi della compagnia
-Pubblicitarie che sono commissionate da alcune aziende a scopo prettamente commerciale
-Speciali emesse in occasioni particolari e a tiratura limitata
-Tematiche dedicate a temi artistici e culturali
Valore schede telefoniche
Come accennato ci sono dei collezionisti che sono in grado di pagare molti soldi per poter avere queste schede telefoniche particolari. Ma naturalmente ci devono essere delle caratteristiche imperative e anche una conservazione particolare.
Le schede telefoniche da collezione devono essere in ottime condizioni e conservate all’interno di una confezione che non ha alterato il loro aspetto, negli anni. Acquista maggiore valore se ha il talloncino staccabile integro. Attenzione, se rovinata o smagnetizzata, i collezionatori la svaluteranno altamente.
Le schede telefoniche che hanno un valore maggiore sono tante, ma soprattutto quella con la Torre di Pisa che può essere valutata sino a 3.000 euro. Le schede emesse per il centenario della nascita del Cinema – Mondiali di Calcio ’90 e Olimpiadi di Atlanta 1996 attirano meno il collezionista che però – se in ottime condizioni – può anche arrivare a pagare sino a qualche centinaio di Euro.
Se si possiede una scheda telefonica precursoria prodotta tra il 1977 e il 1981 dalla Sida – le Urmet Bianche prodotte nel 1985 – 1986, le schede omaggio che sono state realizzate da alcune compagnie aeree, le schede Labirinto che hanno scorci delle più belle opere d’arte Italiane ecco che possono valere sino a 10.000 Euro. Ricordiamo che raggiungere una cifra del genere è praticamente impossibile per una scheda sola e si arriva sino a un migliaio di euro.
Per venderle è necessario rivolgersi ad un collezionista certificato che possa controllare lo stato della scheda.